A Venezia, il vino era parte integrante delle celebrazioni pubbliche e religiose. Durante il “Carneval de Venexia”, le osterie e le malvasie si riempivano di gente festante, e il vino scorreva a fiumi. Le autorità veneziane, consapevoli dell’importanza del vino come elemento di coesione sociale, spesso sovvenzionavano la distribuzione del vino durante le festività.
Una delle celebrazioni più importanti era la “Festa del Redentor”, che si teneva in luglio per commemorare la fine della peste nel 1577. Durante questa festa, le osterie preparavano “tavolate” lungo le rive dei canali, e i veneziani si riunivano per banchettare e brindare. Il vino era considerato un simbolo di abbondanza e ringraziamento per la fine del flagello.
In queste occasioni, si sentivano spesso frasi come: “Ghe xe vin per tuti! No ghe xe miseria in ‘sta zornada de festa!”. Questo rifletteva lo spirito di condivisione e gioia che caratterizzava le celebrazioni veneziane, dove il vino aveva un ruolo centrale.