I “vinattieri” erano figure fondamentali nel commercio del vino a Venezia. Questi mercanti avevano il compito di acquistare e distribuire il vino proveniente dalle varie regioni del Mediterraneo, garantendo la qualità del prodotto. L’attività dei vinattieri era regolata dalle corporazioni veneziane, che assicuravano che il vino venduto rispettasse gli standard qualitativi imposti dalla Serenissima.
Le corporazioni veneziane erano molto potenti e regolavano ogni aspetto del commercio. Esistevano norme precise su come il vino dovesse essere conservato, trasportato e venduto. Ad esempio, “el vin dovea esser sempre ben conservà in bote de legno”, e venivano imposte sanzioni severe per chi non rispettava queste regole. Chi vendeva vino adulterato rischiava pesanti multe o addirittura la chiusura della propria attività.