Caneva Canaregio Venezia

Le “Osterie” veneziane: il cuore della convivialità

Le osterie veneziane non erano solo luoghi dove si beveva vino, ma spazi di incontro e convivialità per cittadini di tutte le classi sociali. Le “osterie” si trovavano in ogni angolo della città, dalle zone più frequentate come Rialto e San Marco fino ai campielli più nascosti nei sestieri meno noti.

Ogni osteria aveva la sua clientela fissa, composta da mercanti, artigiani, nobili e marinai, che si riunivano per discutere, bere e mangiare. In queste osterie, si poteva ordinare un “goto” di vino sfuso, servito direttamente dalle botti, accompagnato da “cicchetti”, piccoli stuzzichini come sardine in saor, polpette, o pezzi di baccalà mantecato.

Il vino servito nelle osterie variava molto in qualità. Mentre i nobili e i ricchi mercanti potevano permettersi vini pregiati, la maggior parte della popolazione si accontentava di vini meno costosi, spesso diluiti con acqua. “El vin bono” era riservato alle grandi occasioni, mentre “el vin sfuso” veniva consumato quotidianamente, soprattutto dalle classi meno abbienti.